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>> Anno 2011

I redditi dei commercialisti e delle principali categorie di professionisti

di Giuseppe Rebecca e Isabella Zanconato
Il Commercialista Veneto, N. 203/204 - Settembre/Dicembre 2011

In Italia l’unica componente del mercato del lavoro che continua a crescere a ritmi elevati, nonostante la crisi, è rappresentata dai liberi professionisti specializzati nei servizi alle imprese, anche se risulta significativa quella del comparto dei servizi alla persona. [1]

Il numero di iscritti agli Ordini e Collegi professionali nel 2009 supera i 2 milioni (esattamente 2.020.906). Nell’arco temporale di nove anni, le professioni economico-giuridiche sono cresciute del 28%, mentre quelle tecniche del 29% (i tassi di crescita maggiori si registrano tra gli architetti e gli ingegneri, mentre i geometri risultano pressoché stazionari).

Non è facile fornire un’interpretazione logica a questi dati. Pur essendo il mercato delle imprese decisamente sempre meno ricettivo, in questi anni, i giovani cercano diversi sbocchi, tra cui le professioni, appunto. Ecco quindi una possibile via interpretativa di quello che potrebbe a prima vista sembrare una discrasia. Aumenta anche il reddito medio dichiarato dai professionisti iscritti alle Casse di Previdenza, ancorché riferito al 2008 sul 2007. Analizzando le statistiche annuali sui redditi fornite dalle varie Casse di Previdenza,[2] in pole position nel 2008 troviamo sempre i Notai che guadagnano 90.243 euro, anche se il loro reddito è diminuito, rispetto al 2007, del 10%. Al secondo posto ci sono i Dottori Commercialisti, con un reddito medio annuo di 64.479 euro e un volume d’affari di 113.119 euro. Seguono i Ragionieri Commercialisti e gli Avvocati con un reddito medio annuo rispettivamente di 58.536 e 50.351 euro. Chiudono la classifica i Veterinari con un reddito medio annuo di 15.062 euro. I dati delle Casse previdenziali fotografano anche le pensioni medie: le più alte, con più di 71.000 euro l’anno, sono quelle dei Notai, seguiti, a debita distanza, da quelle dei Dottori Commercialisti (32.644 euro), Ragionieri Commercialisti ed Avvocati (quasi 24.000 euro ciascuno). Un aspetto, peraltro evidente, che accomuna tutte le categorie di professionisti è dato dal fatto che il reddito medio percepito dipende dal mix di tre fattori: 1.Età 2. Sesso 3. Collocazione geografica. I professionisti di età compresa tra i 24 e i 30 anni hanno un reddito molto inferiore a quello dei loro colleghi di età superiore; privilegiati ai fini dei redditi i professionisti del nord rispetto a quelli del sud e gli uomini rispetto alle donne.

I Dottori Commercialisti

II numero degli iscritti alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti al 31 dicembre 2009 ammonta a 51.858 (+4,2% rispetto al 2008) di cui il 65% con età inferiore ai 45 anni. L’incidenza delle donne si attesta intorno al 30% (il 70% delle donne ha meno di 45 anni). Le regioni con il maggior numero di iscritti sono Lombardia, Campania e Lazio, e il maggior numero di professionisti ha un’età compresa tra i 41 e i 60 anni.

Nonostante il 2008 sia stato l’anno che ha segnato l’inizio della crisi economica e finanziaria, i dati forniti dalla Cassa Nazionale di Previdenza dei Dottori Commercialisti testimoniano un aumento di reddito e fatturati medi. Per gli iscritti alla Cassa, il reddito medio 2008 è di 64.479 euro, maggiore di 2,1 punti percentuali rispetto a quello del 2007 (63.148 euro). Il fatturato medio, pari a 113.119 euro, ha subito un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Le regioni che hanno registrato la maggiore variazione percentuale sono Basilicata (+22,91%), Puglia ( 18,75%) e Campania (+18,31%); per quanto riguarda il fatturato medio, il primato dell’incremento spetta sempre alla Basilicata (+21,36%), seguita da Calabria (+21 %) e Campania (+19,93%).

I risultati meno brillanti sia in termini di reddito che di fatturato riguardano le regioni del Piemonte (+4,71% di reddito e 5,73% di fatturato), della Toscana (+5,21% di reddito e 6,81% di fatturato), e delle Marche (+6,24% di reddito e 7,09% di fatturato).

Se si analizzano i valori in termini assoluti si nota che permane il divario tra Nord e Sud del Paese. Infatti le regioni con maggior reddito e fatturato sono il Trentino Alto Adige, la Lombardia e la Valle D’Aosta, i cui valori sono molto più elevati rispetto alla media nazionale.

II fanalino di coda è rappresentato da Calabria, Campania e Puglia per il reddito medio e da Calabria,[3] Molise e Campania per il fatturato.

Da notare che le regioni con reddito e fatturato più basso sono anche quelle che hanno riscontrato il maggior aumento in termini percentuali. Focalizzando i dati del Triveneto, si notano valori al di sopra della media nazionale in termini di reddito, fatturato e % di spesa.

Utilizzando come criterio di analisi la distribuzione del reddito per fasce di età, risulta che il maggior reddito è dichiarato dai professionisti con età compresa tra i 50 e i 59 anni, seguiti dagli over 59 anni (109.302 e 109.173 rispettivamente). All’estremo opposto troviamo gli under 30 con una media nazionale di 15.119 euro. Superati i 30 anni il reddito medio raddoppia passando da 15.119 euro a 31.441 euro fino ad arrivare a 66.152 euro nella fascia di età tra i 40 e 49 anni. Discorso analogo vale per la distribuzione del fatturato a parte il fatto che il primato in questo caso spetta agli over 59 (198.927 euro). I professionisti più giovani non guadagnano molto ed hanno minori spese (29% sul fatturato contro una media nazionale del 43%). I commercialisti con un’ età compresa tra i 30 e i 40 anni hanno spese maggiori (37%); gli over 40 hanno una media di 44%o di spese sul fatturato. Passando infine alla distribuzione per sesso, le donne sono numericamente inferiori e guadagnano meno in ogni fascia d’età. L’unico punto in comune tra le due categorie è che entrambi raggiungono il reddito medio più alto dopo i 59 anni, mentre il fatturato maggiore lo ottengono tra i 50 e i 59 anni. Concentrando l’analisi sulle regioni del Triveneto, la regione in cui esiste la maggior disparità tra uomo e donna sia nel reddito che nel fatturato è il Veneto (le donne guadagnano meno della metà rispetto ai loro colleghi uomini). Se la passano un po’ meglio le professioniste del Friuli dove il divario si riduce a meno della metà e quelle del Trentino che, nonostante abbiano reddito e fatturato inferiore rispetto a quello degli uomini, precedono di molto le loro colleghe del Veneto e del Friuli.

I Ragionieri Commercialisti

II reddito medio dei Ragionieri Commercialisti nel 2008 è stato di 58.536 euro (l’1,5% in più rispetto al 2007), mentre il fatturato medio è stato di 106.190 euro (nel 2007 era di 100.868 euro). Il contributo medio è stato di 9.365 euro contro una pensione media pari a 23.925 euro. Gli iscritti alla Cassa sono diminuiti di circa il 10% negli ultimi 10 anni e nel 2008 ammontano a 28.148.

Per quanto riguarda la distribuzione per sesso si può notare la maggioranza di uomini rispetto alle donne (rappresentano il 32%, 4 punti percentuali in più rispetto alle loro colleghe commercialiste). Se si considera la distribuzione per regione, il primato spetta alla Lombardia, con 16,40% di iscritti, seguita dal Lazio con 11,12% di iscritti e da un trio di Regioni con circa il 9% di iscritti (Campania, 9,50%, Sicilia, 9,47% e Toscana, 9,01%).

LE ALTRE CATEGORIE DI PROFESSIONISTI INTELLETTUALI

Avvocati

Il numero degli iscritti alla Cassa Forense è aumentato notevolmente negli ultimi vent’anni, passando dai 36.000 del 1985 ai 152.097 del 2009,[4] mentre gli avvocati iscritti all’ Albo sono 209.000 circa. [5]

Il volume d’affari medio è di 76.013 nel 2008 mentre il reddito medio nel 2008 è di 50.351, valore più o meno simile a quello di dieci anni fa (dal 1999 al 2008 il reddito è cresciuto dello 0,3%). La causa di questa stazionarietà è da imputare all’ aumento notevole del numero degli avvocati associata ad un mercato che è rimasto praticamente invariato.[6] Inoltre, se confrontato con quello del 2007, il reddito medio del 2008[7] risulta inferiore di circa 1.000 euro ma, se si considera il reddito medio rivalutato, la riduzione si attesta intorno ai 2.600 euro (motivo: le cause diminuiscono di poco ma i clienti chiedono parcelle ridotte e dilazione nei pagamenti).

Questo valore si abbassa notevolmente nei legali con età inferiore ai 45 anni (rappresentano il 69% del totale ma guadagnano il 40% del totale) e nelle avvocatesse che, nonostante siano cresciute dal 7% al 40% negli ultimi 30 anni, percepiscono un reddito inferiore al 30/50% rispetto a quello dei loro colleghi uomini durante tutta la loro vita professionale, in parte come conseguenza di uno svolgimento “a singhiozzo” della professione.

Il reddito medio 2008 degli avvocati maschi[8] è di 66.025 euro contro i 28.117 delle colleghe. All’interno della fascia d’età tra i 24 e i 29 anni il reddito medio è di 13.591 euro. Per quanto riguarda il fatturato medio 2008, gli guadagnano 101.365 euro mentre le avvocatesse 39.765 euro. I più giovani fatturano 16.865 di media (tra i 24 e i 29 anni).

Ingegneri e Architetti

Per gli Ingegneri e gli Architetti il reddito medio è diminuito dell’ 1,5% rispetto al 2007. La causa principale di questa diminuzione è da imputare alla crisi iniziata verso la fine 2008 che ha provocato prima il blocco dell’edilizia privata e successivamente la scomparsa dell’edilizia pubblica, ad eccezione delle grandi opere. Come conseguenza il lavoro si è ridotto ma nello stesso tempo è aumentato anche il ritardo nei pagamenti (senza considerare i committenti falliti che non verseranno più un euro ai professionisti).

Altro aspetto rilevante nella diminuzione del reddito è l’incremento del numero degli iscritti all’Albo (l’Italia ha il triplo degli ingegneri ed architetti rispetto alla Francia). A fine 2008, il numero di Ingegneri ed Architetti liberi professionisti iscritti alla Cassa ha raggiunto quota 143.851 unità (64.046 Ingegneri e 79.805 Architetti ), in aumento del 4,1 % sull’anno precedente (+4,5% e +3,8% rispettivamente per Ingegneri ed Architetti).

Notai

Hanno i redditi più elevati all’interno delle varie categorie professionali, ma hanno anche il primato di maggior diminuzione (quasi il 10%) di reddito dal 2007 (100.179 euro) al 2008 (90.243 euro). Analoga diminuzione è avvenuta negli anni precedenti quindi vuol dire che nell’arco di 3 anni questa categoria ha visto diminuire di un terzo il proprio reddito. Gli iscritti alla Cassa nel 2008 ammontano a 5.312, valore più o meno simile a quello di dieci anni fa.

Geometri

Anche questa categoria ha subito un calo di reddito rispetto al 2007 (si è passati da 22.695 euro a 22.506 nel 2008). C’è da considerare che per avere una visione più accurata bisogna scorporare l’età dei professionisti. Solo così si potrebbe notare che quelli in difficoltà sono i giovani Geometri e non i loro colleghi affermati che mantengono un reddito stabile. Stesso discorso vale anche per le altre categorie. Nel 2008 gli iscritti alla Cassa sono 94.486.

Conclusioni

Da un’analisi dei dati forniti dalla Casse si nota che il numero di Dottori Commercialisti iscritti è più che raddoppiato dal 1996 al 2008 mentre quello dei colleghi Ragionieri Commercialisti è aumentato solo di circa 800 unità (il numero di Notai iscritti alla Cassa del Notariato è rimasto pressoché invariato nello stesso range temporale). Un aumento notevole nel numero di iscritti si è verificato anche nella categoria degli avvocati (da 64.455 iscritti nel 1996 a 144.070 nel 2008) e degli Architetti ed Ingegneri. Nello stesso periodo i Dottori Commercialisti hanno redditi e fatturati globali pari a 3,2 e 5,6 miliardi di euro, valori doppi in assoluto rispetto a quelli dei Ragionieri Commercialisti.



[1] Fonte: Tommaso di Nardo “RAPPORTO ITALIA - Stato, Imprese e Professioni - Maggio 2010", www.irdcec.com

[2] Fonte: Marco Bellinazzo. Francesca Milano, “Notai, avvocati e tecnici i primi a vedere la crisi”. Il Sole 24 Ore del 25/08/2010.

[3] curiosità: reddito e fatturato medi del Trentino Alto Adige superano di 5 volte quelli della Calabria.

[4] Fonte: Laura Cavestri, Giovanni Negri, “Giovani avvocati in cerca di tutele”, Il Sole 24 Ore del 6/04/2010, Federica Micardi, “Stress da professione con redditi in calo”, Il Sole 24 ore del 17/09/2010, “La professione immobile” TopLegal maggio 2010

[5] Curiosità: L’Italia ottiene il primato all’interno dell’Unione Europea per quanto riguarda l'ammontare di avvocati. Infatti non c’è alcuno Stato appartenente all’UE che abbia un numero di avvocati così elevato. Per esempio, in Francia ci sono 47.765 avvocati, in Regno Unito 139.789, in Germania 146.910 e in Spagna 154.953 (dati del 2008). A Milano ci sono 20.300 avvocati, quasi la metà di tutta la Francia.

[6] Fonte: “La professione immobile” TopLegal maggio 2010.

[7] II calo di reddito medio avvenuto nel 2008 rappresenta un annuncio dell’impatto ancora più negativo della recessione (avvenuta nel 2009 e tutt’ora in corso) sulla redditività della categoria.

[8] Fonte: Federica Micardi, "Stress da professione con redditi in calo", Il Sole 24 ore del 17/09/2010.

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