Vicenza, Lunedì 29 Aprile 2024

Arbitrato rituale e irrituale. Arbitrato secondo equità e secondo diritto

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di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, Relazione tenuta al convegno «L'arbitrato in materia societaria: profili giuridico-pratici+ Venezia, 20 settembre 2001

Ho molto volentieri aderito all’invito a partecipare a questo Convegno sull’arbitrato. E’ da tempo che mi occupo di arbitrato, e posso confermare che si tratta di una materia che, se conosciuta, diventa anche stimolante e interessante. Ma lo è ancor più ove si pensi alle opportunità, pratiche, che l’istituto dell’arbitrato offre a tutti noi, professionisti, ed anche ai nostri clienti. Mi fa piacere che questo convegno si tenga a Venezia, dove l’arbitrato già aveva trovato diffusione parecchi secoli fa. Ricordo la legge 22 luglio 1578 del Maggior Consiglio (la trovate in calce alla mia relazione); le decisioni arbitrali erano inappellabili, ma solo se gli arbitri giuravano di aver sentite le parti e visto i documenti. Si era infatti allora diffuso il vezzo di sostituire convenzioni con lodi arbitrali, sottoscritti evidentemente da arbitri compiacenti; così il contratto (lodo) sarebbe stato inappellabile. Tratterò di questioni che riguardano molto da vicino la pratica arbitrale. La nostra categoria professionale (dottori commercialisti) da tempo si occupa dell’argomento, e ci siamo fatti anche parte attiva per una proposta allora forse un po’ troppo innovativa: la Camera Arbitrale “CAIAC”, Camera Arbitrale Italiana per l’Arbitrato e la Conciliazione. Si tratta di un progetto di camera arbitrale interprofessionale composta da tutte le categorie professionali che lo desiderassero e, come dai più auspicato, anche da Unioncamere. Mi auguro che la proposta venga presto ripresa in esame; l’avvio di una Camera Arbitrale Nazionale unica, con sedi periferiche in tutta Italia, potrebbe dare all’arbitrato quell’impulso che, ad oggi, forzatamente ancora gli manca. Molte sono le Camere Arbitrali, ma le iniziative e gli sforzi sono frazionati; è quindi razionalmente difficile ipotizzare la prevalenza dell’Arbitrato amministrato rispetto all’arbitrato ad hoc; la diffusione dell’arbitrato amministrato non potrà che essere limitata alla stretta area di influenza locale. Spero comunque in uno sviluppo delle iniziative. La mia relazione toccherà i seguenti temi: ARBITRATO RITUALE ED ARBITRATO IRRITUALE GIUDIZIO SECONDO DIRITTO E GIUDIZIO SECONDO EQUITA’ (...)

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