Giustizia gratis, perché?

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di Giuseppe Rebecca
Il Commercialista Veneto, N. 143 settembre-ottobre 2001

La giustizia è offerta gratis a chi ritiene di farvi ricorso. Sarà lenta, sarà insoddisfacente, sarà talvolta discutibile, ma è certamente gratis. I giudici (pochi: credo poco più di 7000 in tutta Italia), i cancellieri, li paga l’Amministrazione statale, e si va avanti così. Quanto alle strutture, provvede il Ministero, con la partecipazione alla gestione corrente, credo, da parte dei Comuni. Le parti pagano gli avvocati, pagano i consulenti tecnici, pagano i diritti di cancelleria (si tratta di cifre molto contenute e dall’1/1/ 2002, salvo ulteriori proroghe, in percentuale, sempre comunque limitata, sul valore). Come cittadini si paga l’acqua, si paga il treno, il tram, l’autostrada, si pagano tutti i servizi pubblici, si paga per l’assistenza medica, si paga per il loculo, e non si paga nulla per avere il servizio giustizia. E’ ben vero che la giustizia è un servizio primario, assolutamente indispensabile, ma non per questo deve necessariamente essere offerto gratis. Non è forse altrettanto importante, se non di più, la salute, per la quale siamo invece abituati (...)

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