Vicenza, Lunedì 29 Aprile 2024

>> Anno 2008

Centrale di rischi e conoscenza dello stato di insolvenza

Obiettivo dell'elaborato è evidenziare come l'analisi delle segnalazioni inviate dagli intermediari finanziari alla Centrale dei rischi della Banca d'Italia si riveli particolarmente interessante nell'ambito delle procedure concorsuali, e più specificamente nell'azione revocatoria contro istituti di credito, a supporto della prova della conoscenza dello stato di insolvenza. Infatti, l'esame di tali dati permette: da un lato, di evidenziare le informazioni conoscibili da tutti gli intermediari segnalanti, in quanto comunicate dalla Banca d'Italia agli stessi nel c.d. "flusso di ritorno personalizzato"; dall'altro, di avere un ulteriore mezzo di riscontro dei rapporti tra singolo intermediario (contro cui l'azione revocatoria è diretta) e soggetto affidato, oltre a contratti, estratti conto e contabili. Più specificamente, dei dati complessivamente rinvenibili nei tabulati rilasciati dalla Banca d'Italia, l'elaborato si propone di approfondire i crediti per cassa, in quanto i più frequenti nelle realtà aziendali di ogni dimensione. Si tratta quindi di esaminare le aperture di credito in c/c, le operazioni di finanziamento e le operazioni di anticipi sbf e sconti di portafoglio, sotto il profilo degli importi accordati al clienti e di quelli effettivamente utilizzati. Tali dati devono essere opportunamente rielaborati, in modo da ricostruire le grandezze conoscibili dall'intermediario grazie al c.d. "flusso di ritorno personalizzato". Infatti, la prova della conoscibilità da parte delle Banche dello stato di solvibilità della propria clientela si basa proprio sulla possibilità che hanno di accedere alle informazioni desumibili dal flusso di ritorno personalizzato. Esso riporta, tra gli altri, la posizione globale di rischio (ossia l'esposizione verso l'intero sistema creditizio) e l'entità dello sconfinamento e del margine disponibile, la posizione di rischio dello specifico intermediario ed il numero di intermediari segnalanti. Una volta ottenute tali informazioni, un notevole aiuto all'analisi è dato dalla loro rielaborazione in grafici, che evidenzino in particolare gli importi accordati, quelli utilizzati e gli sconfinamenti. Infatti, oggetto di esame è non soltanto l'entità delle singole grandezze, ma anche e soprattutto la loro evoluzione nel tempo; per questo, si ritiene opportuno l'esame di almeno 18-24 segnalazioni mensili. Più specificamente, si suggerisce di predisporre due serie di grafici, una per il sistema creditizio e finanziario nel suo complesso (evidenziando quindi la posizione globale di rischio) ed una per il singolo intermediario contro cui è indirizzata l'azione revocatoria (evidenziando quindi la posizione parziale di rischio).