Vicenza, Lunedì 29 Aprile 2024

>> Anno 2008

Tasse e il legiferare per nulla - Fiscal times

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Nella commedia fiscale le pieces sono numerose, e come sempre accade i nuovi testi scacciano i vecchi. Il ritmo delle sostituzioni è parossistico, e non si intravvedono segnali di cambiamento. Potrà sembrare strano, ma gli stessi autori, nel tempo mutati, hanno perso la bussola. Leggi a raffica, gabelle a go-go, inasprimenti continui senza che tutto ciò produca significativi ed organici effetti sul gettito. Questo è il mondo tributario. L'unico effetto che tali norme hanno prodotto è stato un aumento del fastidio, dell'insofferenza, dello scollamento tra istituzioni e cittadino-contribuente. Tasse nuove e mugugno elevato: tipico ossimoro dell'attuale situazione italiana. Sarebbe ora di ridurre lo spreco di tempo del Parlamento, del Ministrero, dei contribuenti, di noi professionisti; applichiamo le leggi che ci sono, che bastano e avanzano. Una tregua normativa avrebbe indubbiamente un elevato valore; il guazzabuglio provocato dal legislatore poco accorto si dovrà certamente correggere, ma con calma, con il tempo. Meglio una legge mal fatta, ferma nel tempo, piuttosto che una pioggia di norme che si accavallano. Che poi tanto bene non sono sicuramente fatte. Pochi aggiustamenti, importanti, e basta. La tranquillità ha un suo valore, alle volte superiore anche alla perfezione, sempre difficilmente raggiungibile. Fiscal times Cosa ci possiamo o dobbiamo attendere dal nuovo governo? Semplificazioni, ancora semplificazioni, e riduzione del tax rate effettivo. Non troppe norme, ma provvedimenti organici e precisi. E per agevolare il passaggio dal vecchio al nuovo, una riproposizione di vecchie norme, tra cui i condoni tributali e lo scudo fiscale. Magari non si chiameranno proprio così, magari costeranno un po' di più di qualche anno fa, ma avranno più o meno gli stessi effetti. Così pensano, e taluno anche si augura, i contribuenti.