Vicenza, Sabato 27 Aprile 2024

Derivati in bilancio

derivatiC.MATTIELLO, G.REBECCA, R.SPILLER, L.TRIBAN

Il Sole 24 Ore, 2006 - pp. 390

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(dalla presentazione di Vittorio Mincato, Presidente Assonime) - « Questo bel libro di Cesare Mattiello, Roberto Spiller e Luca Triban, coordinati da Giuseppe Rebecca, giunge in un momento storico in cui gli strumenti derivati hanno assunto dimensioni imponenti, effetto di una crescita tumultuosa avvenuta in questi ultimi anni, e a ridosso della prima applicazione dei principi contabili Ifrs, sulla base dei quali vanno d'ora in poi redatti i bilanci.

In Italia il valore nozionale relativo ai contratti riguardanti strumenti "derivati" era già alla fine del 2004 superiore a 6mila miliardi di euro, e le perdite potenziali nell'ipotesi di default della controparte erano stimate in circa 86,5 miliardi di euro (entrambe le stime sono della Banca d'Italia). Si tratta di un fenomeno che coinvolge non soltanto intermediari finanziari: una parte non trascurabile delle transazioni in "derivati" effettuate dal sistema bancario vede infatti come controparte soggetti non finanziari, in particolare imprese che operano nell'industria e nei servizi, ed enti pubblici.

L'interesse (e le preoccupazioni) legate al fenomeno della diffusione di tali strumenti sono tanto cresciute in tempi recenti, che la stessa Commissione Finanze e Tesoro della Camera dei Deputati, ha avviato nel corso del 2004 un'indagine conoscitiva.

Con questo libro gli autori hanno realizzato una "Summa" di ciò che oggi si sa e si deve sapere in materia di "derivati": dall'approfondimento della natura giuridica di questi contratti, alla loro diffusione sui mercati internazionali e in Italia. Di particolare interesse e utilità per gli operatori sono le pagine dedicate all'impiego di questo strumento per la copertura dei rischi dei tassi di interesse e di cambio, mentre l'ampia trattazione degli aspetti contabili e fiscali costituisce una guida sicura non soltanto per tutta la categoria dei "redattori del bilancio", dagli amministratori di società ai direttori amministrativi, ma anche per i controllori (sindaci e società di revisione).

L'ultima sezione dell'opera è dedicata all'analisi delle strategie di copertura del rischio di interesse e di cambio alla luce dei più recenti contributi, elaborati in ambito sia operativo sia propriamente scientifico. A questo proposito mi sia consentito un sommesso suggerimento che rivolgo a tutti coloro che, in qualche modo, si trovano coinvolti - o scelgono di esserlo -in questa materia delicata: non dobbiamo mai scordare che si tratta di uno strumento di copertura di taluni rischi, non di uno strumento speculativo. Giustamente, perciò, gli autori del libro ammoniscono nella loro Introduzione sulla indispensabilità di «una forte conoscenza e competenza da parte degli operatori circa i diversi profili di rischio di tali strumenti e la predisposizione di adeguati sistemi di controllo all'interno delle imprese utilizzatila tali da garantire un monitoraggio costante delle operazioni effettuate». Da parte mia, più come manager, che come presidente di Assonime, non mi resta che raccomandare prudenza, prudenza e ancora prudenza.»


(dalla prefazione)

Il libro, destinato alle imprese e ai professionisti, è nato con l'intenzione di approfondire gli aspetti operativi legati alle operazioni in derivati.

A fronte di una gran diffusione di questo mercato si è infatti osservato come non fosse sufficientemente conosciuto e condiviso il modo di operare, sotto l'aspetto contabile e fiscale.

Nella prima parte del libro si danno le informazioni di carattere generale sui derivati e una analisi numerica sulla diffusione dello strumento in Italia.

Si passa poi all'esame delle principali fattispecie di derivati e delle loro caratteristiche tecnico-finanziarie. Particolare attenzione viene poi data agli strumenti derivati over the counter utilizzati per la gestione del rischio di tasso di interesse e del rischio di cambio. Il tutto con l'utilizzo di varie esemplificazioni.

In particolare, per le operazioni di mera copertura si è cercato di evidenziare come eventuali risultati positivi o negativi conseguenti dall'impegno nei confronti delle banche sono compensati, in linea di massima, al di là delle commissioni bancarie, da contrapposti risultati (di segno opposto) conseguiti nella gestione aziendale.

Si passa poi all'argomento principale, e cioè l'iscrizione dei derivati in bilancio, relativamente ai derivati sui tassi e valute, per società quotate e non, sempre nelle due ipotesi di operazioni di copertura e di negoziazione.

Si prosegue con l'esame del relativo trattamento fiscale, ai fini delle imposte dirette e indirette.

Infine la terza parte del libro è dedicata all'analisi delle logiche e degli strumenti operativi per la gestione di una posizione in derivati su tasso di interesse.

Una sintetica indicazione per le imprese che hanno posto in essere operazioni di copertura in derivati: ai fini di bilancio, dovranno tenerne conto solo ove applicabili gli Ias; in tutti gli altri casi dovrà esserne fatta menzione in nota integrativa e nella relazione sulla gestione. Ai fini fiscali in generale nessun effetto.

Si ringraziano i professionisti, anche del mondo bancario, che hanno contribuito, in vario modo, alla stesura di questo libro con suggerimenti, osservazioni e critiche.

Un ringraziamento a parte per il suo contributo merita il dr Andrea Manetti dello Studio Rebecca & Associati di Vicenza.

Invitiamo i lettori a segnalarci eventuali inesattezze o suggerimenti; ne terremo conto in una eventuale seconda edizione (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Gli autori
Luca Triban
Cesare Mattiello
Roberto Spiller

Il coordinatore
Giuseppe Rebecca

Luca Triban è responsabile della Direzione Ragioneria Generale della Banca Popolare di Vicenza, relatore in numerosi convegni in materia bancaria, autore di pubblicazioni in ambito finanziario.

Cesare Mattiello lavora presso la divisione Corporate della Cassa di Risparmio di Venezia Spa (Gruppo Sanpaolo IMI). Autore di pubblicazioni riguardanti la gestione del rischio finanziario con gli strumenti derivati e l'attività di asset allocation. Cultore in economia del mercato mobiliare presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.

Roberto Spiller dottore commercialista e revisore contabile, partner di KPMG S.p.A. Financial Services. (Esperto del settore finanziario, lavora nell'ufficio KPMG di Milano. Relatore in numerosi convegni in ambito finanziario.

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